Da anni raccolgo “Massime & Pensieri”, perché mia piace farlo, perché apprezzo la capacità di sintetizzare in brevi formule letterarie concetti profondi e perché così facendo sento di rispettare la saggezza di chi mi ha preceduto, nella speranza di farne tesoro nella mia esistenza. Le raccoglierò in questo articolo, in ordine alfabetico per cognome dell’autore: in futuro magari riuscirò a dare loro un contenitore più consono… magari in un almanacco, un calendario, una raccolta i cui proventi saranno devoluti in progetti utili al futuro…

    1. Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all’assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell’uguaglianza, che dispensa l’ignorante di istruirsi, l’imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi. Il diritto pubblico fondato sull’uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell’appiattimento. L’adorazione delle apparenze si paga. (Henri-Frédéric Amiel, Frammenti di diario intimo, 12 giugno 1871)
    2. NUMQUAM QUIESCERE, Mai fermarsi! (Bron ElGram) [talvolta modificato in NUMQUAM CEDAS, Non cedere!, NUMQUAM DEFICERE, Non mollare mai!, NUMQUAM DEFICERE A DISCIPLINA SEMPER, Mai un fallimento, sempre una lezione altrimenti tradotto in “A volte vinci, tutte le altre impari”, NUMQUAM SUPRA NUMQUAM INFERIUS SEMPER IUXTA TE, Mai superiore, mai inferiore, sempre affianco a te]
    3. Sapere, saper fare, saper essere: il cammino di un Esploratore Errante! (Bron ElGram)
    4. Gli EE sono membri apolidi della Repubblica di MondOltre: non sono classificabili in termini di nazionalità, ne geograficamente limitabili, ma inseriti all’interno di un sistema universalistico senza limiti teorici e politici. (Bron ElGram parafrasando Gino Gorla riferito ai giuristi)
    5. Gli Esploratori Erranti sono individui che ogni mattina all’alba, volgendo lo sguardo al sole, sanno che anche oggi faranno la differenza. (Bron ElGram)
    6. Viviamo in un mondo senza più certezze, ma non abbiamo mai avuto così tante possibilità. (Bron ElGram)
    7. Se subisci un’ingiustizia, consolati: la vera infelicità consiste nel commetterla. (Democrito)
    8. Bene vixit qui bene latuit: la frase, derivata da bene qui latuit bene vixit contenuta nel Tristia di Ovidio, tradotta letteralmente significa ha vissuto bene chi ha saputo stare ben nascosto. Evidente l’affinità con il consiglio epicureo λάθε βιώσας láthe biôsas, “vivi nascostamente”.
      Era il motto fatto stampare sul suo stemma nobiliare dal grande matematico, filosofo e uomo d’arme René Descartes, Sieur Du Perron, conosciuto come Cartesio (per l’abitudine a quei tempi di latinizzare i nomi stranieri), e ricordato più per il postulato che sarà fondamento della filosofia razionalista degli anni a venire, il famoso motto “cogito ergo sum”, che non per la citazione di cui sopra. (René Descartes)
    9. Lo Zen, che non è legato a alcuna dottrina, può aiutare i cristiani a conseguire l’esperienza di Dio. (Hugo Enomiya-Lassalle)
    10. Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa. (Benjamin Franklin)
    11. Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. (Mahatma Gandhi)
    12. Non esiste il bene o il male, solo decisioni e conseguenze. (Geralt di Rivia)
    13. In natura non ci sono né ricompense né punizioni: ci sono conseguenze. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    14. La felicità non è un premio – è una conseguenza. La sofferenza non è una punizione – è un risultato. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    15. Le mani che aiutano sono più sante delle labbra che pregano. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    16. L’uomo che non pensa da solo è uno schiavo ed un traditore di se stesso e dei suoi simili. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    17. In ogni epoca, ipocriti chiamati preti hanno posto corone sulle teste di ladri chiamati re. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    18.  Perché dovrei permettere a quel Dio che dovette affogare i suoi figli di dire a me come crescere i miei? (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    19. La più grande prova di coraggio è sopportare la sconfitta senza perdere il cuore. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    20. Nessuno che abbia senso dell’humour ha mai fondato una religione. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    21. Il clero sa ch’io so che loro sanno di non sapere. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    22. L’universo è tutto il Dio che c’è. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    23. “La rabbia è una raffica di vento che spegne la lampada dell’intelligenza. Nell’esaminare una questione importante si dovrebbe essere sereni, pacati e calmi.” (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    24. Se un uomo volesse seguire, oggi, gli insegnamenti del Vecchio Testamento, sarebbe un criminale. Se volesse seguire gli insegnamenti del Nuovo, sarebbe un pazzo. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    25. Pochi uomini ricchi possiedono le loro proprietà: sono le proprietà che possiedono loro. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    26. La nostra ignoranza è Dio, quello che conosciamo è scienza. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    27. L’amore è il mago, l’incantatore che tramuta in gioia cose senza valore, e trae re e regine da membra comuni. È la fragranza di quel mirabile fiore, il cuore, e senza la sacra passione, il divino deliquio, siam men che bestie: ma con esso il cuore è il paradiso e noi siamo dei. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    28. Nella repubblica della mediocrità il genio è pericoloso. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    29. Col sapone, il battesimo è una buona cosa. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    30. È mille volte meglio avere buonsenso senza istruzione che avere istruzione senza buonsenso. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    31. Se dipendesse da me renderei contagiosa la salute invece che la malattia. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    32. La vera civiltà è quando ciascun uomo dà a ciascun altro ogni diritto che pretende per se stesso. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    33. I college sono luoghi dove i ciottoli sono lucidati e i diamanti sono opacizzati. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    34. “Preferirei piuttosto vivere ed amare dove regna la morte che vivere eternamente dove l’amore non regna. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    35. Non c’è schiavitù se non quella dell’ignoranza.” (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    36. Il coraggio senza coscienza è una bestia selvaggia. (Robert Green “Bob” Ingersoll)
    37. Così, un individuo che spinga le sue radici verso l’alto e verso il basso è simile a un albero che al tempo stesso è eretto e capovolto, la meta non è l’altezza, ma il centro. (C.G. Jung, Studi sull’alchimia, tratto dalla Tav. 25/B)
    38. Nessun albero può crescere fino al paradiso se le sue radici non scendono fino all’inferno. (C.G. Jung, Aion, Ricerche sul simbolismo del sé)
    39. Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e là desidererete tornare. (Leonardo da Vinci)
    40. Bisogna fare cose folli con la massima prudenza. (Michel Mohrt) [Questo diverrà il nostro motto per le imprese in aereo o sui monti o sull’acqua N.d.B.]
    41. Nella vita non devi cercare te stesso: devi creare te stesso. (G.B. Shaw)
    42. Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l’acqua, con la sua dolcezza, la sua danza e il suo suono. Dove la forza può solo distruggere, la gentilezza può scolpire. (Rabindranath Tagore)
    43. Lo scopo della vita è l’autosviluppo. Sviluppare pienamente la nostra individualità, ecco la missione che ciascuno di noi deve compiere. (Oscar Wilde)

 


Da riordinare e inserire nel testo sopra, appena possibile:

Voglio piano piano raccogliere in questo post le frasi che più ripeto regolarmente… frasi che, alla fin fine, sintetizzano e manifestano il mio pensiero più profondo, i miei valori, la mia cultura, il senso della mia esistenza.
1) FABER EST SUAE QUISQUE FORTUNAE (Ognuno è artefice del proprio destino)
> anche “Nella vita non si fa ciò che si vuole, ma si è responsabili di ciò che si è” (Jean-Paul Sartre)
La locuzione latina Faber est suae quisque fortunae, tradotta letteralmente, significa “Ciascuno è artefice della propria sorte” (in luogo di “quisque” si trova talvolta “unusquisque”).
La locuzione è presente nella seconda delle due Epistulae ad Caesarem senem de re pubblica (De rep., 1, 1, 2) attribuite a Sallustio, ma di autenticità molto discussa (non è improbabile vederle citate come opere dello Pseudo Sallustio).
La frase, che nel tempo ha avuto molto successo e molte rielaborazioni, è attribuita, nell’opera di Sallustio al console Appio Claudio Cieco (Appius Claudius Caecus): in carminibus Appius ait, fabrum esse suae quemque fortunae (la forma diversa è soltanto dovuta alla costruzione della proposizione oggettiva in latino).
L’espressione è caratteristica della teoria dell’homo faber, secondo cui l’unico artefice del proprio destino è l’uomo stesso; viene talvolta vista come un iniziale contrapporsi dell’uomo romano all’idea del fato (dominante nel mondo classico), per essere responsabile protagonista delle sue azioni o nella lotta contro il bisogno e la miseria.[1] Questa teoria verrà in seguito sviluppata soprattutto durante l’Umanesimo e il Rinascimento, specialmente alla luce della riconsiderazione del rapporto tra virtù e fortuna intesa come destino e dell’uomo in genere. Se, infatti, nel Medioevo l’uomo è considerato succube del destino, nell’Umanesimo e nel Rinascimento esso è visto come intelligente, astuto ed energico, e perciò capace di utilizzare al meglio ciò che la natura gli offre ed essere dunque artefice del proprio destino.
Forte sostenitore di questa visione dell’uomo è stato il filosofo Giordano Bruno.
FONTE
2) L’UOMO E’ INQUIETO SOLO FINO A CHE HA DELLE SPERANZE (Hermann Hesse)
3) NUMQUAM QUIESCERE (Mai fermarsi)
4) SE FOSSE FACILE… LO FAREBBERO TUTTI
5) CHI A SA, FA. CHI A SA PA, MUSTA. (Chi sa, fa. Chi non sa, insegna)
6) SE IL GIU SAVEISA E IL VEJ PUDEISA… (Se il giovane sapesse e il vecchio potesse…)
7) TIRA PIU’ UN PELO DI F**A CHE UN CARRO DI BUOI
8) PITOST CHE NIENTE L’E’ MEJ PITOST (Piuttosto che niente è meglio piuttosto)
9) CHI NON HA TESTA METTA GAMBE
10) Fate bene ad ammassare soldi durante la vostra vita: non si sa cosa arriverà dopo la morte (Montesquieu)
11) Lo scopo della vita è l’autosviluppo. Sviluppare pienamente la nostra individualità, ecco la missione che ciascuno di noi deve compiere. (Oscar Wilde)
12) UN VASO SI RIEMPIE GOCCIA A GOCCIA
13) UN LUPO GUARDA TANTE STELLE MA ULULA SOLO ALLA LUNA
14) IL DIFFICILE E’ IMPARARE A VINCERE
15) Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti.(Frank Zappa)
16) SIT TIBI TERRA LEVIS (Ti sia il peso della terra lieve) -in luogo di Requiescat In Pacem
17) SAPERE. SAPER FARE. SAPER ESSERE.
18) DA OGNI CRITICITA’, UN’OPPORTUNITA’
> anche “numquam deficere a disciplina semper” (mai un fallimento, sempre una lezione)
19) “Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa.” (Benjamin Franklin)
20) Numquam supra numquam inferius semper iuxta te (“mai superiore, mai inferiore, sempre affianco a te”)
21) Viviamo in un mondo senza più certezze, ma non abbiamo mai avuto così tante possibilità. (altra versione di “In ogni criticità, un’opportunità!”)
22) Il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi (versione più “educata” de “Le robe faite col cul finuso sempe ‘n merda”)
23) E’ facile, nel mondo, vivere secondo l’opinione del mondo; è facile, in solitudine, vivere secondo noi stessi; ma l’uomo grande è colui che in mezzo alla folla conserva con perfetta serenità l’indipendenza della solitudine.” Ralph Waldo Emerson
24) Chi non ha mai posseduto un animale non può sapere che cosa significhi essere amato. (Arthur Schopenhauer)
25) Il nostro amore per gli animali si misura dai sacrifici che siamo pronti a fare per loro.
(Konrad Lorenz)
26) Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto.
(Leonardo da Vinci)
27) L’amore per gli animali è intimamente associato con la bontà di carattere, e si può tranquillamente affermare che chi è crudele con gli animali non può essere un uomo buono. (Arthur Schopenhauer)
28) Chi ama protegge.
Proteggere è la più bella voce del verbo amare. Bruno Ferrero
29) «L’uomo infatti sa, e invecchiando lo sente con maggiore evidenza, che la memoria è fragile e fuggevole e che, se non fissa le proprie esperienze e conoscenze in modo più stabile, rischia di perderle. Scrivere è l’ambizione umana di tramandare agli altri il più possibile di quanto si è appreso e vissuto».Ryszard Kapuściński