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Non avevo mai visto questo fiore. Il giardiniere ci ha raccontato che tanti anni fa fu anche per suo padre una novità: lo portò nel suo vivaio una persona peruviana (non ricordo se una badante o un giardiniere) dove iniziò a riprodurlo (primo in Val Susa) e proprio i precedenti proprietari dell’Eremo ne acquistarono i primi piantini, ovvero quelli che ci hanno lasciato in alcuni vasi di cemento e che ora io ho trapiantato in terrapieno sotto la scala che porta al laboratorio. Che storia!


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Astroemeria aurea

L’Alstroemeria, nota  come Giglio peruviano o Giglio degli Inca, è un arbusto perenne, ed è un genere che comprende circa 50 specie di piante da fiore. È originaria delle zone montuose dell’America meridionale.

Ha radice carnose rizomatose, la produce steli non ramificati con  all’estremità un’infiorescenza ombrelliforme formata  da 3-7 fiori imbutiformi con 6 sepali.

Le lunghe foglie sono verdi,  alterne, rigide, appuntite con la pagina inferiore spesso rivolta verso l’alto.

Le alstroemerie,  sono piante perfette per la composizione di  aiuole e per le bordure.

Sono adatte anche per la coltivazione in  vaso, in particolare le varietà nane, si possono creare insiemi molto attraenti piantando i rizomi vicinissimi tra loro.

L’Alstroemeria aurea (sinonimo aurantiaca), è una pianta originaria del Cile e dell’Argentina, dove vive nei prati andini.

Ha una rusticità limitata.

Le piante raggiungono l’altezza di 70-80 cm nelle condizioni tipiche delle valli delle colline preandine e in condizioni ottimali possono crescere ad altezze anche oltre 100 cm, mentre sono più basse in luoghi ad altitudine maggiore con suoli poco profondi.

Le foglie, lanceolate e distribuite lungo lo stelo floreale, hanno la superficie superiore di colore grigio-verde, e sono  verde intenso sulla pagina inferire.

Producono numerosi fiori (anche 40 per stelo) del diametro di ca. 2,5-3 cm con 6 tepali, di cui i tre esterni sono arrotondati, di colore arancione con sfumature rosse e punte smussate, verdi, mentre quelli interni sono appuntiti, di colore arancio scuro o giallo, striati di rosso.

La forma gialla, Alstroemeria  aurea ‘Lutea’, è facilmente reperibile. In questa varietà prevale la colorazione chiara, ma non mancano le striature e punti rosso-marrone. La selezione “Orange King” è invece caratterizzata da un colore brillante giallo-arancione con macchie marroni.

Per la produzione di fiori recisi sono state sviluppate numerose cultivar con colori interessantissimi, ma i loro rizomi sono di difficile reperimento per l’uso amatoriale.

Coltivazione in piena terra

Per interrare i bulbi d’alstroemeria, occorre preparare il terreno con una buona vangatura, aggiungendo compost e terriccio in caso di terra troppo argillosa.

Le radici tuberose vanno messe ad una profondità di circa 15-20 cm, mentre, nelle zone più fredde,  vanno interrate più profonde (a circa 20 cm). I bulbi vanno ricoperti con terra fine.

Le varietà alte possono avere bisogno di un tutore.

Le alstroemerie piantate in piena terra possono rimanere così nella maggior parte delle zone e si comportano come piante perenni, i ciuffi si sviluppano e diventano ogni anno sempre più fioriferi. Le prime gelate distruggeranno il fogliame che occorrerà tagliare raso terra. Nelle zone fredde le piante vanno protette con una pacciamatura di foglie morte mantenute con un telo di copertura.

Curiosità

L’Alstroemeria deve il suo nome al barone Klas Von Alstroemer, che portò per primo i semi in Europa dal Sud America, da cui anche il nome comune di Giglio degli Incas.

I suoi fiori, simili a dei lilium ma di dimensioni nettamente inferiori, sono composti da 6 petali, 3 dal colore uniforme e 3 con striature o punteggiature, hanno una buona tenuta, riescono, infatti, a resistere dai 10 ai 15 giorni prima di appassire.

A seconda la loro varietà possono avere diversi tempi di fioritura, alcune specie fioriscono in primavera mentre altre fioriscono anche in piena estate.

Tossicità

L’alstroemeria è  leggermente tossica per i  gatti. La tossina attiva è il tulipalin.

I principali sintomi di avvelenamento da tulipalin felino sono disturbi gastrointestinali, tra cui diarrea e vomito.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori l’Alstroemeria simboleggia la Ricchezza, Prosperità e Fortuna..

Nelle sue zone di origine è considerato un simbolo della vittoria del bene, nell’eterna lotta tra bene e male, tale significato fa si che lo si ritrova spesso come ornamento in moltissime cerimonie festive e nei riti tribali.

Quando si aggiunge un’alstroemeria all’interno di un mazzo di fiori o in un bouquet questa simboleggia la devozione.

FONTE