Li sento spesso, ne trovo le fatte e i gli scarti di noci e nocciole mangiate ma non li sono ancora riuscito a vedere. Però ci sono!


Ghiro (Glis glis)

È un roditore notturno assai timido, noto per rifugiarsi spesso nei sottotetti di vecchie case vicine ai boschi e per il lungo letargo invernale, da cui il detto “dormire come un ghiro”. I ghiri (Glis glis) sono presenti nelle aree montane con foreste di latifoglie e nelle pianure con aree boscose che garantiscano rifugio e cibo. Si muovono fra le fronde degli alberi e scendono di rado al suolo, solo per alimentarsi o sfuggire a un’eventuale minaccia. La dieta di questo piccolo animale è basata in prevalenza di gemme, germogli, noci, nocciole e altri frutti. Il ghiro si potrebbe confondere con lo scoiattolo grigio per il colore del manto, ma è molto più piccolo e la coda è meno folta e ampia. Fabbrica due tipi di nidi: quello estivo costruito in posizione elevata, nel fitto intrico dei rami di un arbusto o di un albero o in cavità di vecchi alberi e quello invernale, realizzato più in basso, nel tronco o addirittura sottoterra. Il letargo va da ottobre ad aprile. I piccoli vengono partoriti d’estate in numero di 4 5. Il parco della Dora ospita una ricca popolazione di ghiri nei boschetti lungo le sponde della Dora. Qui trovano rifugio nei grandi alberi e nei tronchi morti, mentre i numerosi noccioli forniscono loro grande quantità di cibo. Non è facile osservarli, si tratta di animali attivi nelle prime ore notturne.

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