Non sono ancora riuscito a fotografarlo… ma un fatto curioso e interessante è che ormai da circa un anno vedo un airone volare davanti la vetrata dell’Eremo, ogni sera verso l’imbrunire dalla Dora in direzione Valmessa…


Airone cenerino (Ardea cinerea)

L’Ardeide più comune al Parco della Dora, è sicuramente l’airone cenerino (Ardea cinerea). Si tratta della specie più adattabile anche al contesto agricolo e urbano, non strettamente legata alle aree umide. È un uccello di grosse dimensioni (altezza 90 – 98 cm e apertura alare 175 – 195 cm), dal piumaggio grigio e bianco, con una banda di colore nero che attraversa i lati del capo, dall’occhio alla nuca, prolungandosi in ciuffi di penne ornamentali. Il becco è lungo, robusto e appuntito, di colore giallo; le lunghe zampe gialle gli permettono di frequentare aree umide e terreni molli. Questa specie non presenta dimorfismo sessuale evidente, maschio e femmina sono quindi pressoché identici. In volo si riconosce per il collo piegato ad S e per le lunghe zampe dritte proiettate all’indietro che superano la coda. La sua dieta è basata su pesci e rane; non disdegna però anche topi, lucertole, serpenti e piccoli uccelli. L’airone è diffuso in una larga porzione dell’Eurasia; in Italia è nidificante in varie garzaie della zona occidentale della Pianura Padana in cui si possono contare anche centinaia di coppie. Un’importante garzaia urbana si trova a Torino, nella Riserva Naturale del Meisino-Bertolla, lungo le sponde del Po, non lontano dal centro della città! Non appena formata, la coppia di aironi costruisce il nido sui rami più alti degli alberi, con ramoscelli piuttosto grossi e completa l’interno con rametti, erbe e peli. Nel Parco della Dora è facile osservarlo in volo, lungo il corso d’acqua, o posato sui rami degli alberi presenti lungo le sponde del fiume.

FONTE


Ardea cinerea

L’airone cenerino (Ardea cinerea Linnaeus, 1758) è un uccello appartenente alla famiglia Ardeidae. Originario delle regioni temperate del Vecchio Mondo, oltre che dell’Africa, è la specie di airone che si spinge più a nord, tanto che in estate è facile incontrarlo lungo le coste norvegesi, ben oltre il circolo polare artico.

Descrizione

Da adulto arriva ad una statura di 90-98 centimetri e un peso compreso tra 1020 e 2073 grammi. L’apertura alare può facilmente raggiungere 1,70 metri. Le sue piume sono grigiastre nella parte superiore e bianche in quella inferiore. Le zampe e il becco sono gialli. L’adulto ha piume nere sul collo e un ciuffo nucale nero molto evidente che si diparte dalla sommità posteriore e superiore dell’occhio. Nei giovani predomina il colore grigio. Non vi sono segni particolari per distinguere le femmine dai maschi; solitamente i maschi sono un po’ più grandi. Come tutti gli aironi, vola tenendo il collo ripiegato a S.

Airone cenerino in volo

Airone cenerino in volo

Biologia

Alimentazione

L’airone cenerino si nutre di pesci, rane, girini, bisce d’acqua, crostacei, molluschi, insetti acquatici, piccoli mammiferi e di piccoli di altri uccelli. È attivo sia di giorno che di notte, e per nutrirsi si sposta anche di decine di chilometri dal luogo di nidificazione o dal dormitorio.

Riproduzione

Le popolazioni del paleartico nidificano da gennaio a marzo, mentre le popolazioni delle zone tropicali nidificano principalmente durante la stagione delle piogge. Nidifica in garzaie, colonie miste di diverse specie di aironi, che possono ospitare da poche a un migliaio di coppie. Il nido è normalmente una piattaforma di rami costruita nella parte alta degli alberi, anche se occasionalmente può essere costruito in un canneto o sul terreno. Le uova sono 4-5 per nido e vengono covate per circa 25 giorni. I giovani sono nutriti nel nido per circa 50 giorni. Si calcola che il 70% di essi non raggiunga i 6 mesi di vita; una volta superata l’età subadulta, però, possono raggiungere i 24 anni di vita.

Spostamenti

Alcune popolazioni di airone cenerino, in particolare quelle eurasiatiche, sono migratrici: tra settembre e ottobre si spostano verso le aree di svernamento, da dove ritornano in febbraio. Si sposta prevalentemente di notte, in gruppi che possono raggiungere qualche centinaio di individui. Altre popolazioni, invece, sono sedentarie.

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