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LA CORNACCHIA (Corvus corone), UNA PLEBEA IN FRAC

Intelligente ma non schiva, la cornacchia ha le sue sfacciataggini: si sente spesso il suo "cra" vagare sulle cime dei tetti, la si vede scendere da un cornicione all'altro, ma sempre con una certa eleganza, con una praticità e un'invadenza popolaresca. Carlo Grande* È robusta, massiccia, ma quando plana a terra ha l'elasticità di un atleta. In volo, ha l'agilità di un rapace. La cornacchia è intelligente ma non è schiva, ha le sue sfacciataggini, si sente spesso il suo "cra" vagare sulle cime dei tetti, la si vede scendere da un cornicione all'altro, ma sempre con una certa eleganza, con una [...]

Sono stati scoperti i neuroni che ci aiutano a ricordare i volti

Mi appunto solo questo articolo per approfondire ulteriormente appena possibile. Individuata nel polo temporale del cervello, la nuova classe di neuroni collega l'area della percezione visiva immediata con quella della memoria a lungo termine Come facciamo a riconoscere subito i volti che ci sono familiari e noti? I neuroscienziati se lo chiedono da tempo e le ipotesi sono varie. Oggi un gruppo di ricerca della Rockefeller University ha identificato una nuova classe di neuroni in una regione del cervello chiamata polo temporale (evidenziata nell’immagine sotto), che collega l’area in cui avviene la percezione immediata di un viso con quella della memoria a lungo termine. Si tratta della prima prova, a detta degli autori, di come le [...]

Un impianto cerebrale per monitorare le funzioni del cervello (Raccolta articoli)

Come funziona Neuralink V2 Elon Musk ha presentato Neuralink V2, secondo prototipo della sua "Brain-Machine Interface" che permette di leggere le onde cerebrali tramite migliaia di elettrodi impiantati nel cervello opo aver suscitato un grande dibattito l'anno scorso, quando ha annunciato che la sua startup Neuralink era riuscita a impiantare un ciuffo di elettrodi nel cervello di un topo, adesso Elon Musk stupisce il mondo con Neuralink V2, seconda versione di questo sistema di comunicazione tra uomo e macchina. Questa volta, però, gli elettrodi sono stati impiantati nel cervello di due maiali, che sono vivi e vegeti e sembrano stare benissimo. Rispetto al prototipo [...]

Ecco da dove viene la nostra voce interiore

Uno studio italiano svela la correlazione tra percezione del suono all'interno del cervello e generazione del linguaggio Una scoperta tutta italiana – gli autori sono ricercatori dell’Università di Pavia e della Scuola superiore universitaria Iuss-Pavia – che apre orizzonti del tutto nuovi nel campo delle neuroscienze e dell’elaborazione del linguaggio da parte del cervello. Lo studio, pubblicato su Pnas, rivela infatti per la prima volta che quando si pensa o legge, anche senza parlare, il cervello si comporta come se stesse ascoltando le onde sonore corrispondenti alle parole pensate o lette. La scoperta, con un po’ di lungimiranza, suggerisce un possibile approccio per leggere il pensiero misurando direttamente l’attività elettrica cerebrale, senza attendere l’emissione della voce dalla bocca. Un’applicazione che sarebbe di [...]

L’adattamento del cervello ai comportamenti disonesti

Chi compie un'azione disonesta, è incline a rifarlo ancora di più in futuro. Prendere decisioni che non riteniamo moralmente corrette abitua il cervello alle emozioni negative che generalmente accompagnano queste scelte, incoraggiandoci a ripeterle con livelli di disonestà sempre maggiori. Lo ha dimostrato una ricerca che ha svelato anche il coinvolgimento dell'amigdala nel meccanismo biologico alla base di questo circolo vizioso di Sara Mohammad È possibile che il cervello si adatti a comportamenti via via più scorretti? Secondo una ricerca effettuata al Dipartimento di psicologia sperimentale dello University College of London (UCL) e ora pubblicata su Nature Neuroscience, le persone [...]

L’origine scientifica del déjà vu (Testi del 2009 – 2016)

Indice L’origine scientifica del déjà vu (Testo del 01.01.2015) CNR SVELA IL SEGRETO DEL DÉJÀ-VU, LO CAUSA UN'ANOMALIA CEREBRALE (Testo del 03.01.2015) SVELATO IL MISTERO DEL DÉJÀ VU, È UN 'ANTIVIRUS' DEL CERVELLO (Testo del 17.08.2016) Déjà-vu e premonizione: come funziona (Testo del 09.03.2018) I ricercatori avrebbero finalmente scoperto il mistero che si cela dietro la sensazione di "déjà-vu" (Testo del 20.08.2016) L’origine scientifica del déjà vu (Testo del 01.01.2015) Uno studio del Cnr svela per la prima volta come specifiche anomalie nella morfologia del cervello possano spiegare l’origine dei déjà vu Non è un errore di Matrix, né un [...]

Interazione sociale e sincronismo dei cervelli (Testi dal 07.2015 al 04.2018)

Indice Un'interfaccia per la connessione dei cervelli (Testo del 10.07.2015) Interazione sociale e sincronismo dei cervelli (Testo del 03.04.2018)   Un'interfaccia per la connessione dei cervelli (Testo del 10.07.2015) Un'interfaccia chiamata Brainet ha collegato cervelli di diversi animali tra loro in due esperimenti differenti. Nel primo l'attività neurale di quattro macachi è stata integrata per comandare i movimenti di un braccio virtuale sullo schermo di un monitor, nel secondo l'attività neurale di quattro ratti è stata messa in rete per effettuare alcuni compiti, per esempio riconoscere oggetti bianchi e neri(red) e interfacce in grado di collegare sistemi nervosi di diversi [...]

‘Sentire’ un suono ‘rosa’ nel sonno potenzia la memoria (Testo del 09.03.2017)

Rumore dolce come acqua di una cascata, prolunga sonno profondo La memoria si può enormemente potenziare (fino a triplicarne l'efficacia) con una stimolazione sonora durante il sonno, un suono dolce che ricorda il rumore dell'acqua di una cascata e che tecnicamente viene chiamato 'rumore rosa'. E' il traguardo raggiunto da un team di esperti della NorthWestern University a Chicago, di cui fa parte anche l'italiano Giovanni Santostasi. Lo strumento che emette la stimolazione sonora funziona aumentando la durata del cosiddetto "sonno profondo" (la fase del sonno detta a 'onde lente' che è il momento più rigenerante del nostro dormire, quello, [...]

I neuroni comunicano anche in modalità wireless

Un team di ricerca statunitense ha appena scoperto una nuova forma di comunicazione neurale. I neuroni, secondo lo studio, riuscirebbero a “parlare” tra loro in modalità “wireless”, indipendentemente quindi dalle connessioni finora conosciute Si auto-propaga attraverso il tessuto cerebrale, passando da un neurone all’altro come se fosse in una modalità wireless. È la forma completamente nuova di comunicazione neurale appena scoperta da un team di ricercatori della statunitense Case Western Reserve University che sulle pagine di Journal of Physiology ha dimostrato come i neuroni riuscirebbero a parlare tra loro attraverso un processo sconosciuto e indipendente dai tre meccanismi noti finora, [...]

Bloccare una proteina per recuperare il declino cerebrale (Testo del 20.05.2019)

La barriera ematoencefalica è una struttura formata dalle cellule endoteliali dei vasi cerebrali che ostacola il passaggio di sostanze dal sangue al tessuto nervoso. (© Science Photo Library / AGF) Una molecola che si trova nei vasi sanguigni e interagisce con il sistema immunitario contribuisce all'invecchiamento del cervello. Uno studio ha dimostrato che bloccandola è possibile ridurre e recuperare i deficit mentali legati all'etàdi Simon Makin / Scientific American Nel sangue degli anziani c'è qualcosa che fa male al cervello. Se il plasma di topi o esseri umani anziani viene infuso in topi giovani, ne peggiora la cognizione e gli [...]

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