cervello

Infarto, ictus e rischio demenza: lo studio, solitudine come 15 sigarette al giorno

Marco è andato via e non ritorna più, cantava nel 1993 Laura Pausini nel brano celeberrimo intitolato “La solitudine”. Che ha portato fortuna alla Pausini, facendola diventare famosa e poi trasformandola in fenomeno pop globale. Ma che in generale bene davvero non fa, è una vera e propria malattia in grado di produrre danni fisici al pari di quelli provocati dal fumare quindici sigarette al giorno. Per essere più precisi, quello della solitudine – da dato esistenziale, passionale, sociale – è diventato un problema per la salute globale che può causare un rischio di «morte prematura equivalente, o addirittura maggiore, [...]

LA CORNACCHIA (Corvus corone), UNA PLEBEA IN FRAC

Intelligente ma non schiva, la cornacchia ha le sue sfacciataggini: si sente spesso il suo "cra" vagare sulle cime dei tetti, la si vede scendere da un cornicione all'altro, ma sempre con una certa eleganza, con una praticità e un'invadenza popolaresca. Carlo Grande* È robusta, massiccia, ma quando plana a terra ha l'elasticità di un atleta. In volo, ha l'agilità di un rapace. La cornacchia è intelligente ma non è schiva, ha le sue sfacciataggini, si sente spesso il suo "cra" vagare sulle cime dei tetti, la si vede scendere da un cornicione all'altro, ma sempre con una certa eleganza, con una [...]

Sono stati scoperti i neuroni che ci aiutano a ricordare i volti

Mi appunto solo questo articolo per approfondire ulteriormente appena possibile. Individuata nel polo temporale del cervello, la nuova classe di neuroni collega l'area della percezione visiva immediata con quella della memoria a lungo termine Come facciamo a riconoscere subito i volti che ci sono familiari e noti? I neuroscienziati se lo chiedono da tempo e le ipotesi sono varie. Oggi un gruppo di ricerca della Rockefeller University ha identificato una nuova classe di neuroni in una regione del cervello chiamata polo temporale (evidenziata nell’immagine sotto), che collega l’area in cui avviene la percezione immediata di un viso con quella della memoria a lungo termine. Si tratta della prima prova, a detta degli autori, di come le [...]

Un impianto cerebrale per monitorare le funzioni del cervello (Raccolta articoli)

Come funziona Neuralink V2 Elon Musk ha presentato Neuralink V2, secondo prototipo della sua "Brain-Machine Interface" che permette di leggere le onde cerebrali tramite migliaia di elettrodi impiantati nel cervello opo aver suscitato un grande dibattito l'anno scorso, quando ha annunciato che la sua startup Neuralink era riuscita a impiantare un ciuffo di elettrodi nel cervello di un topo, adesso Elon Musk stupisce il mondo con Neuralink V2, seconda versione di questo sistema di comunicazione tra uomo e macchina. Questa volta, però, gli elettrodi sono stati impiantati nel cervello di due maiali, che sono vivi e vegeti e sembrano stare benissimo. Rispetto al prototipo [...]

Una nuova (bizzarra) ipotesi sulla funzione dei sogni

L’attività del sognare potrebbe servire a proteggere il cervello, mantenendo intatta la corteccia visiva. I dettagli in uno studio della Standard University School of Medicine La vita è un sogno? O, piuttosto, i sogni aiutano a mantenere intatta la corteccia visiva? La seconda che abbiamo detto, almeno stando a un paper apparso su BioRxiv – ma non ancora passato attraverso il processo di peer review – a firma di David M. Eagleman e Don A. Vaughn​, il primo del Dipartimento di Psichiatria e Scienze del comportamento della Stanford University School of Medicine, il secondo del Semel Institute for Neuroscience and Human Behavior della University of California Los Angeles. È la teoria [...]

Di |2023-06-09T16:55:00+02:0009 Giugno 2023|Categorie: KNOWLEDGE|Tag: , , , , , , |

Così la solitudine modifica il cervello

Vivere in solitudine “altera” diverse connessioni cerebrali, in particolare quelle legate alla rappresentazione neuronale delle relazioni Beata solitudo, sola beatitudo: secondo la saggezza popolare, solo separandosi dal mondo – e vivendo in solitudine, per l’appunto – è possibile trovare quiete e piacere. Un’idea parzialmente smentita dalla scienza: diverse ricerche, nel corso degli anni, hanno infatti associato la solitudine, tra le altre cose, a un maggior declino cognitivo e a un più rapido deterioramento dello stato generale di salute. E uno studio appena pubblicato su JNeurosci, la rivista della Society for Neuroscience, mostra che effettivamente la solitudine 'altera' il cervello, modificandone le connessioni e la [...]

Ecco da dove viene la nostra voce interiore

Uno studio italiano svela la correlazione tra percezione del suono all'interno del cervello e generazione del linguaggio Una scoperta tutta italiana – gli autori sono ricercatori dell’Università di Pavia e della Scuola superiore universitaria Iuss-Pavia – che apre orizzonti del tutto nuovi nel campo delle neuroscienze e dell’elaborazione del linguaggio da parte del cervello. Lo studio, pubblicato su Pnas, rivela infatti per la prima volta che quando si pensa o legge, anche senza parlare, il cervello si comporta come se stesse ascoltando le onde sonore corrispondenti alle parole pensate o lette. La scoperta, con un po’ di lungimiranza, suggerisce un possibile approccio per leggere il pensiero misurando direttamente l’attività elettrica cerebrale, senza attendere l’emissione della voce dalla bocca. Un’applicazione che sarebbe di [...]

L’adattamento del cervello ai comportamenti disonesti

Chi compie un'azione disonesta, è incline a rifarlo ancora di più in futuro. Prendere decisioni che non riteniamo moralmente corrette abitua il cervello alle emozioni negative che generalmente accompagnano queste scelte, incoraggiandoci a ripeterle con livelli di disonestà sempre maggiori. Lo ha dimostrato una ricerca che ha svelato anche il coinvolgimento dell'amigdala nel meccanismo biologico alla base di questo circolo vizioso di Sara Mohammad È possibile che il cervello si adatti a comportamenti via via più scorretti? Secondo una ricerca effettuata al Dipartimento di psicologia sperimentale dello University College of London (UCL) e ora pubblicata su Nature Neuroscience, le persone [...]

L’origine scientifica del déjà vu (Testi del 2009 – 2016)

Indice L’origine scientifica del déjà vu (Testo del 01.01.2015) CNR SVELA IL SEGRETO DEL DÉJÀ-VU, LO CAUSA UN'ANOMALIA CEREBRALE (Testo del 03.01.2015) SVELATO IL MISTERO DEL DÉJÀ VU, È UN 'ANTIVIRUS' DEL CERVELLO (Testo del 17.08.2016) Déjà-vu e premonizione: come funziona (Testo del 09.03.2018) I ricercatori avrebbero finalmente scoperto il mistero che si cela dietro la sensazione di "déjà-vu" (Testo del 20.08.2016) L’origine scientifica del déjà vu (Testo del 01.01.2015) Uno studio del Cnr svela per la prima volta come specifiche anomalie nella morfologia del cervello possano spiegare l’origine dei déjà vu Non è un errore di Matrix, né un [...]

Interazione sociale e sincronismo dei cervelli (Testi dal 07.2015 al 04.2018)

Indice Un'interfaccia per la connessione dei cervelli (Testo del 10.07.2015) Interazione sociale e sincronismo dei cervelli (Testo del 03.04.2018)   Un'interfaccia per la connessione dei cervelli (Testo del 10.07.2015) Un'interfaccia chiamata Brainet ha collegato cervelli di diversi animali tra loro in due esperimenti differenti. Nel primo l'attività neurale di quattro macachi è stata integrata per comandare i movimenti di un braccio virtuale sullo schermo di un monitor, nel secondo l'attività neurale di quattro ratti è stata messa in rete per effettuare alcuni compiti, per esempio riconoscere oggetti bianchi e neri(red) e interfacce in grado di collegare sistemi nervosi di diversi [...]

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