Il 2022 lavorativo, che ufficialmente incomincia domani, si prospetta intenso: non potrò quindi coltivare ancora l’orto che vorrei… ma posso fare esperimenti per capire e imparare .

(23.4) Iniziamo quindi dall’ aglio: ho preparato 90 spicchi e li ho divisi tra due “bacias” (vasche utilizzate dai muratori per preparare la calcina) che usavo nell’ “ortoverticale” a Pianezza (ora posizionate in pieno sole e poi spostabili alla bisogna) e un angolo di terrapieno nella zona orto, ombreggiata dalla casa. Ho utilizzato terriccio soffice,  stallatico, calce idraulica, cenere del camino. C’erano 12 °C e ho distanziato gli spicchi di 10 cm l’un l’altro su file a 20 cm. Vediamo ora cosa accade! 😉

(09.6) Le foglie dell’aglio nei “bacias” sono ormai più secche che verdi. Secondo quanto letto è tempo di raccogliere. Anche perchè delle specie di “mini lumachine” hanno attaccato alcune foglie. Ho quindi raccolto una cinquantina di bulbi, che ho messo ad asciugare in zona fresca e non a contatto diretto col sole. I bulbi sono sani, ma non grossi come sono solito vederli al mercato. Diciamo che il diametro medio è poco più grande di una moneta da due euro. Probabilmente i vasconi, contenendo meno terra, hanno accelerato il processo di maturazione. Di contro nessun problema ne di irrigazione ne di infestanti.

(25.6) Oggi ho raccolto anche l’aglio in terrapieno. Le foglie sono seccate per l’incredibile siccità che ci ha colpiti quest’anno e poi ho scoperto un problema: i grillitalpa (e forse anche una talpa) si sono mangiati buona parte del raccolto. Così ho deciso di salvare il salvabile. Il prossimo anno dovrò valutare cosa fare per arginare gli attacchi.

 


Aglio, Allium sativum

L’aglio (Allium sativum L.) è una pianta bulbosa della famiglia Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae). Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari. A causa della sua coltivazione molto diffusa l’aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell’antico Egitto. L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’alliina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.

Propagazione

I fiori sono sterili, e così anche i semi. L’unica via di propagazione si ha attraverso divisione e piantumaggio dei singoli bulbetti, previa una attenta selezione dei singoli spicchi. Questo aumenta la probabilità che le future piante siano maggiormente resistenti alle malattie, più forti, ecc.

Raccolta

La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l’anno seguente, coi primi caldi. Formeranno anche bulbilli (piccoli bulbi cresciuti lateralmente al bulbo-madre). La raccolta dei bulbi dunque non è solo una necessità alimentare, ma anche una intelligente pratica colturale che impedisce un eccessivo affollamento dell’area.

Utilizzi

Nella storia: Dipinto nelle piramidi egizie, faceva parte del cibo fornito dalle autorità per mantenere gli schiavi in salute.

In cucina: L’aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come bagna càuda, pesto, aioli, tzatziki. La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.

In medicina: 

Avvertenza: Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico!

L’olio essenziale contiene: bisolfuro di allile e allipropile allicina (sostanza ad azione antibiotica), garlicina (ad azione antibiotica), allina (glucoside), vitamine A, B, C, zuccheri, fitosteroli, lipidi, mucillagini. L’olio essenziale viene principalmente eliminato attraverso l’apparato respiratorio, svolgendo attività antisettica e balsamica.

Uno studio condotto dall’Università di Liverpool ha rivelato che un supplemento quotidiano di estratto d’aglio può ridurre il rischio di attacchi cardiaci. Sebbene sia di cultura popolare che l’aglio abbassi la pressione arteriosa di chi soffre d’ipertensione uno studio del 2012 della University of British Columbia ha rivelato che consumare l’aglio in dosi massicce (200 grammi per 3 volte al giorno) può abbassare lievemente la pressione (diminuendo la pressione sistolica, la massima, di 10-12 millimetri di mercurio contro i 6-9 del placebo).

Allicina: Uno dei derivati dell’aglio, l’allicina, ha dimostrato di possedere efficacia antibiotica.

Allergia: L’aglio, data la presenza di tre specifiche proteine (QR-1, QR-2, e QR-3), può essere causa di allergia alimentare.

In fitoterapia: 

Avvertenza: Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico!

L’aglio ha diverse proprietà curative:

Antiipertensivo
Antielmintico (gli elminti sono una classe di vermi che possono parassitare l’intestino)
Antiossidante ad opera di molti composti, come i vari solfuri, il selenio e le vitamine dei gruppi B e C
Contro raffreddore e influenza
Antitumorale (in vitro) ad opera di ajoene e disolfuri.
Antitrombotico anche qui ad opera dell’ajoene ad azione antiaggregante piastrinica
chelante: i composti solforati (per altri versi tossici, come il diossido di zolfo che si forma con acqua) presenti tra le molecole dell’aglio si legano stabilmente alle molecole di mercurio, piombo e cadmio presenti nell’organismo, che in questo modo vengono eliminate con facilità.
L’uso dell’aglio crudo tritato finemente sui cibi come sughi, carne ed insalate è un ottimo coadiuvante per la cura dell’ipercolesterolemia, di bronchiti catarrali, e dell’elmintiasi (nei bambini in special modo poiché portano sporcizia alla bocca).

Il consumo di aglio dà un generale senso di benessere all’organismo per la sua azione anti batterica quindi antinfettiva.

Essendo anche un ottimo stimolante digestivo e diuretico viene anche utilizzato in forma di infuso (dai 5 ai 10 g in un litro di acqua) mentre per un’azione antisettica dai 10-15 g in decotto.

Per ovviare almeno in parte al disagio del conseguente “alito pesante” si deve privare l’aglio del piccolo germoglio verde interno facilmente estraibile.

Nella cultura di massa

Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani. Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare. Anche nella cultura islamica l’aglio, pur essendo diffusamente e volentieri usato in gastronomia, viene di fatto interdetto a quanti devono poi recarsi in moschea il venerdì per la preghiera comunitaria di mezzogiorno (ṣalāt al-ẓuhr), sulla scorta della tradizione che ricorda come il profeta Maometto non gradisse né il suo odore né quello della cipolla, che dunque risente di questo stesso “divieto”.

FONTE


 

 

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